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Martedì 07 Marzo 2017
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: dieci anni di solidarietà europea

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è operativo dal gennaio 2007 ed è una dimostrazione concreta di solidarietà europea, poiché fornisce agli Stati membri un sostegno finanziario per aiutare i lavoratori e le imprese ad adattarsi alla trasformazione dei modelli commerciali. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito appositamente per aiutare i lavoratori colpiti dalle chiusure delle fabbriche o dal declino di alcuni settori economici. Inoltre, se le regioni con un elevato tasso di disoccupazione giovanile sono colpite da esuberi ammissibili al sostegno del FEG, gli Stati membri possono, entro la fine del 2017 e a determinate condizioni, includere anche i giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET) tra i lavoratori che beneficeranno delle misure del FEG. In tal senso il FEG contribuisce anche allo sviluppo di un'economia europea più dinamica e competitiva, migliorando le competenze e l'occupabilità dei lavoratori vulnerabili e dei giovani. Per beneficiare del sostegno finanziario del Fondo, gli Stati membri devono presentare una domanda. L'UE può cofinanziare fino al 60% del costo di reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori in esubero. Nello specifico, il FEG cofinanzia progetti che comprendono misure quali l'assistenza nella ricerca di un lavoro e l'orientamento professionale; l'istruzione, la formazione e la riqualificazione; la guida e il tutoraggio; l'imprenditorialità e la creazione di imprese. Per il periodo 2014-2020 il fondo dispone in media di 170 milioni di euro di sostegno finanziario all'anno. A partire dal 2014 le categorie di lavoratori ammissibili sono state ampliate: oltre al personale a tempo indeterminato, sono adesso ammissibili i lavoratori con contratti a tempo determinato, i lavoratori temporanei e i lavoratori autonomi. Inoltre, se le regioni con un elevato tasso di disoccupazione giovanile sono colpite da esuberi ammissibili al sostegno del FEG, gli Stati membri possono, entro la fine del 2017 e a determinate condizioni, includere anche i giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET) tra i lavoratori che beneficeranno delle misure del FEG. Tre Stati membri (Grecia, Irlanda e Belgio) si sono avvalsi finora di questa misura, fornendo così sostegno a quasi 3 000 NEET. La prima domanda è giunta dalla Francia il 9 marzo 2007 e riguardava 1 345 esuberi presso i subappaltatori di Peugeot SA (PSA), dovuti all'aumento della concorrenza nel mercato delle vetture di piccola cilindrata, in particolare in provenienza dall'Asia. Dall'istituzione del fondo nel 2007 a oggi la Commissione ha ricevuto 148 domande da 21 Stati membri, per un importo complessivo di quasi 600 milioni di euro di cofinanziamento del FEG a sostegno di 138 888 lavoratori in esubero e 2 944 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET).

 

 

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